1) La sua formazione culturale avviene nell'ambito dell'ambiente artistico parigino del dopoguerra. Nel 1948 viene premiato con il Prix De La Critique grazie al quale avviene l'affermazione definitiva e il successo fra collezionisti e critici. all' affermate correnti astratte preferisce la ricerca nel figurativo. I suoi personaggi sono fortemente caratterizzati da un incisivo contorno nero che contrasta con i colori accesi e vividi da lui impiegati, sottolineando cos la loro carica espressiva. Le figure sono all'ngate e scarne animate da una sottile tensione. Buffet ha fatto 'arte da giovanissimo, dal ?49, del gruppo ?L?homme temoin? insieme a Mottet, Minaux, Venard. La loro pittura, che si rifaceva ai temi dell?esistenzialismo di quegli anni (l?art brut di Dubuffet), rappresentava situazioni angosciose, spazi deserti e spettrali, desolazione, animandosi in forme espressioniste, grafismi aspri ed in materie dense e corpose. Da all'ra Buffet ha approfondito questa sua denuncia della realtà sociale ed esistenziale in forme sempre più ricche ed articolate. In quest?opera ?Dama dal cappello verde? egli introduce e converge influssi di carattere orfico ed espressionista. Egli ha una gamma cromatica esuberante di cui ne fa un gioco liberatorio e quasi neoclassico per forma e colori
2) PARIGI — Il pittore Bernard Buffet, uno degli artisti più famosi dell'arte contemporanea francese, si è tolto la vita, soffocandosi con un sacchetto di plastica nella sua casa nella regione del Var. Qui si era ritirato da tempo con la moglie Anabel, scrittrice e cantante che insieme a Juliette Greco fu una delle animatrici della vita notturna parigina nel periodo glorioso di Saint-Germain-des-Pres. Buffet aveva 71 anni e soffriva del morbo di Parkinson. E' stato Maurice Garnier, titolare dell'omonima galleria d'arte parigina e suo mercante da oltre cinquant'anni, a dare ieri la notizia della morte: «Bernard mi aveva avvisato — ha detto — . Soffriva del morbo di Parkinson e non poteva più lavorare». Nato a Parigi il 10 luglio 1928, Buffet emerse nel fertile clima parigino del dopoguerra, permeato dalle ansie e le angosce dell'esistenzialismo. Rifiutò l'astrattismo a favore di una pittura figurativa dal tratto scarno, stesa di preferenza su tele di grandi dimensioni, caratterizzata da nervature nere, da colori sulfurei, da sagome smagrite e squadrate. La Passione di Cristo gli ispirò una serie di litografie, grandi tele furono dedicate alla Corrida ed all'Inferno di Dante. Guardato con scarsa simpatia dagli intellettuali francesi per la sua prolificità artistica, Buffet era popolare in tutto il mondo, specie dopo le sue mostre alla Biennale di Venezia, al museo Puskin di Mosca e in Giappone, dove gli è stato dedicato un museo.
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