Domanda:
frasi,citazioni ecc???????
Shina-To-Be. Dea del vento.
2007-11-20 11:23:19 UTC
salve a tt !!!!
mi chiedevo se mi potreste dire le "citazioni" ,frasi,commenti ecc di vari poeti,scrittori ecc che vi sono piacute in particolare....

buona serata a tt !!!!:D
Cinque risposte:
Lau
2007-11-20 11:32:02 UTC
il cuore ha le sue ragioni che la ragione non conosce (blaise pascal)

gli occhi possono mentire, un sorriso sviare, ma le scarpe dicono sempre la verità! (dr. house)

È dolce quello che tu mi dici, ma più dolce è il bacio che ho rubato alla tua bocca (heinrich heine)
Drizzt
2007-11-20 11:34:57 UTC
Ne ho una marea......





IL MONDO DELLA FIABA, ABBANDONANDO IL TERRENO DELLA REALTA’,… ABBRACCIA UN CAMPO MOLTO PIU’ VASTO DELLO SPAVENTOSO E DELLO STRAORDINARIO: COMPRENDE QUESTO NELLA SUA TOTALITA’ E ALTRE COSE ANCORA, CHE NELLA VITA NON CAPITANO MAI!

Sigmund Freud

(padre della psicoanalisi)



LE COSE CHE CI FANNO SOFFRIRE NELLA REALTA’, CI RECANO UN SOMMO PIACERE SE LE OSSERVIAMO IN IMMAGINI.

Aristotele

(filosofo)



UN GIORNO LE SCIENZE, METTENDO INSIEME CONOSCIENZE ORA SEPARATE, SPALANCHERANNO PAESAGGI COSI’ TERRIFICANTI CHE O IMPAZZIREMO, O FUGGIREMO NELLE TENEBRE DI UN NUOVO MEDIOEVO.

Howard Phillips Lovecraft

(scrittore)



AL DIAVOLO LA RITIRATA! SIAMO APPENA ARRIVATI.

Anonimo capitano dei marine

Fronte francese, 1918



VI E’ UN OMBRA IN OGNI UOMO: LE PARTI DELLA SUA PERSONA CHE SONO STATE NEGATE O TRADITE, E CHE TORNERANNO NEL SONNO COME DIAVOLI, MOSTRI E IMMAGINI TERRIFICANTI.

Carl Gustav Jung

(psicanalista, studioso del mito)



L’IGNORANTE TEME IL COMBATTIMENTO; IL SAGGIO LO USA COME ARMA.

Carta di Magic



DOMINIC TORITTO:

“VIVO LA MIA VITA A UN QUARTO DI MIGLIO ALLA VOLTA, NON MI IMPORTA NIENT’ALTRO, PER QUEI 10 SECONDI, IO SONO LIBERO.

THE FAST AND THE FURIOUS



In gioisa ebrezza

si esplorano gli antichi mondi.

TESSHU



Se non si accetta il fatto che tutto cambia,

non si può trovare la quiete perfetta.

SUZUKI



Il bene e il male degli antenati

possono essere rivelati

dalla condotta dei loro discendenti.

NAOSHIGE



Sii maestro della mente

piuttosto che dominare quella degli altri.

BUDDHA



La Via dei samurai va cercata nella morte.

Se mediti quotidianamente

sulla sua ineluttabilità.

TSUNETOMO



Quando oltrepassi il tuo portale,

agisci come se il nemico fosse in vista.

DAIDOJI



Ti affido la mia spada,

prezioso compagno di battaglie.

Sarà il simbolo della nostra intesa.

HIDEYOSHI



Un samurai che serve il suo daimyo

solo se trattato con bontà, non è un samurai.

MAKANO JINNEMON



Prima instrada te stesso verso il giusto,

Poi insegnalo agli altri.

BUDDHA



Il segreto di ogni arte è

diventare tutt'uno con la tecnica.

TESSHU



Nell'evanescenza della vita

possiamo trovare la gioia

della vita eterna.

SUZUKI



Tirando di scherma,

fate in modo che gli occhi esprimano la volontà,

ma non lasciate che rivelino la nostra mente.

SUGAWARA



Il grido è la voce dello spirito.

MUSASHI



La sete di vittoria conduce alla sconfitta.

TESSHU



Spirito veloce

Mente calma

Corpo leggero

Occhi limpidi

Tecnica decisiva!

TESSHU



Se niente esiste,

da dove viene questa tua collera?

DOKOUN



Il vero cuore della cerimonia del tè

è la purificazione dei sensi.

KAZUMA



E' difficile conoscere le proprie qualità,

ma lo è ancora di più ammettere le

proprie debolezze.

NAOSHIGE



Il tempo vola con la rapidità di una freccia,

fate atenzione a non sprecare

energie per cose triviali.

KOKUSHI





Percepisci anche quello che non vedi con gli occhi.

MUSASHI





Lo zen non è qualcosa per cui entusiasmarsi o agitarsi.

SUZUKI





Nello zen diamo importanza al contegno,

vale a dire alla naturale espressione

di noi stessi.

SUZUKI



L'uomo sta nella sua ombra e si domanda perchè è buoio.

ANONIMO



Prendere coscienza della verità

significa vivere-esistere

qui e ora.

SUZUKI



Aforismi di Yamamoto Tsunetomo (1659-1718).



*_ Ho scoperto che la Via del samurai è la morte. Quando sopraggiunge una crisi, davanti al dilemma fra vita e morte, è necessario scegliere subito la seconda. Non è difficile: basta semplicemente armarsi di coraggio e agire. Alcuni dicono che morire senza aver portato a termine la propria missione equivale a morire invano. Questa è la logica dei mercanti gonfi d’orgoglio che tiranneggiano Osaka ed è solo un calcolo fallace, un’imitazione grottesca dell’etica dei samurai.

E’ quasi impossibile compiere una scelta ponderata in una situazione in cui le possibilità di vita e di morte si equivalgono. Noi tutti amiamo la vita ed è naturale che troviamo sempre delle buone ragioni per continuare a vivere. Colui che sceglie di farlo, pur avendo fallito nel suo scopo, incorre nel disprezzo ed è al tempo stesso un vigliacco e un perdente. Chi muore senza aver portato a termine la sua missione muore da fanatico, in modo vano, ma non disonorevole. Questa è infatti la Via del samurai.

L’essenza del Bushido è prepararsi alla morte, mattina e sera, in ogni momento della giornata.

Quando un samurai è sempre pronto a morire, padroneggi la Via.

(I, 2)



_Non condivido il parere di chi raccomanda un’austerità costante e rigida. Come dice il proverbio: -I pesci non vivono nell’acqua limpida-; sono le alghe che permettono loro di nascondersi per crescere fino alla maturità. Quando si sa sorvolare sui particolari e si è in grado di non prestare ascolto alle piccole lamentele, si è capaci di vivere serenamente. Capire questo è essenziale per comprendere il carattere e il comportamento altrui.

(I, 24)



_La brama di ricchezza è la ragione per cui il samurai cade in errore. Se rimane povero, non sbaglierà mai.

Un uomo intelligente nota subito i difetti del lavoro degli altri, ma così non vivrà mai bene. Chi pensa che il mondo sia colmo di difetti corruccia il volto e viene evitato da tutti. Anche se una persona ha molto talento, senza l’amicizia non sarà mai in grado di dimostrarlo. Anche questo difetto sarà causa di insuccesso.

(I, 56)



_Non è bene essere troppo fermi nelle proprie convinzioni.

Se, con la perseveranza e la concentrazione, il samurai acquisisce opinioni immutabili, può essere tentato di concludere precipitosamente di aver già raggiunto un livello accettabile di perfezione. Ciò è da sconsigliare nel modo più assoluto. Attraverso l’assiduità il samurai deve prima acquistare la padronanza assoluta dei principi di base, poi continuare a esercitarsi affinché queste tecniche diano i loro frutti. Egli non deve mai cadere, ma perseverare nel suo addestramento per tutta la vita.

Pensare di poter mitigare la disciplina semplicemente perché si è fatta qualche scoperta personale è il colmo della follia.

Il samurai deve sentirsi costantemente animato dal pensiero di essere ancora lontano dalla perfezione e consacrare tutta la vita alla sua ricerca, perseguendo assiduamente la vera Via. Per mezzo di una pratica simile è possibile trovarla.

(I, 59)



_Queste sono massime di Yamamoto Jinuemon:

-Se si vede con chiarezza una direzione, si possono vedere anche le otto direzioni.

-Una risata falsa mostra mancanza di dignità in un uomo e scostumatezza in una donna.

-Che si parli in modo formale o informale, si dovrebbe guardare il proprio interlocutore negli occhi. All’inizio e alla fine della conversazione va fatto l’inchino.

-Dopo aver letto libri o altri scritti, è meglio bruciarli o buttarli via. Si dice che leggere sia il dovere della corte imperiale, ma il dovere dei membri del clan di Nakano è esercitarsi nelle arti marziali.

-Un samurai senza clan e senza cavallo non è affatto un samurai.

-Un kusemono è un uomo su cui fare affidamento.

-Ci si dovrebbe alzare alle quattro del mattino, lavare e pettinare quotidianamente, mangiare quando sorge il sole, e ritirare quando calano le tenebre.

-Il samurai usi lo stuzzicadenti anche quando non ha mangiato. La sua veste all’interno sia foderata con pelle di cane, all’esterno con pelle di tigre.-

(I, 60)



_Che risposta si dovrebbe dare alla domanda:- Per un uomo quali sono lo scopo e la disciplina fondamentali?- Innanzitutto è bene che la mente divenga immediatamente pura e non contorta. In generale tutte le persone sembrano scoraggiate. Se qualcuno ha una mente pura e non contorta, la sua espressione è viva. Quando svolge il suo compito, una sola disposizione si manifesta dal suo cuore: verso il daimio, fedeltà; verso i genitori, pietà filiale; nel Bushido, coraggio; e ciò vale per tutte le discipline.

Questo atteggiamento interiore è molto difficile da realizzare e, una volta ottenuto, è duro da mantenere. Non esiste nulla al di fuori del pensiero del momento presente.

(I, 61)



_E’ bene essere colti, ma molto speso ciò conduce a errori. Questa è l’emozione del monaco Konan. Vale la pena di osservare le imprese di una persona abile allo scopo di conoscere la nostra inadeguatezza, ma spesso ciò non accade. In genere, noi ammiriamo le nostre opinioni e amiamo la discussione fine a se stessa.

(I, 72)



_Ci sono momenti in cui si ha veramente bisogno degli altri. Se questo si ripete di frequente, si finisce per essere molesti e fuori luogo.

Per alcune cose sarebbe meglio non dover contare sull’aiuto altrui.

(I, 78)



*_Si può imparare qualcosa da un temporale. Quando un acquazzone ci sorprende, cerchiamo di non bagnarci affrettando il passo, ma anche tentando di ripararci sotto i cornicioni ci inzuppiamo ugualmente. Se invece, sin dal principio, accettiamo di bagnarci eviteremo ogni incertezza e no per questo ci bagneremo di più. Tale consapevolezza si applica a tutte le cose.

(I, 79)



*_C’era un uomo in Cina che amava le immagini raffiguranti dei draghi. Tutti i suoi vestiti e i suoi mobili erano decorati con questo motivo.

Il dio dragone si accorse di questo amore profondo, così, un giorno, un drago vero si presentò alla sua finestra. Si dice che l’uomo sia morto di paura…

A parole costui era di certo molto coraggioso, ma si rivelava tutt’altra persona al momento di agire.

(I, 81)



_Si dice di non esitare a correggersi quando si è commesso uno sbaglio. Se lo si fa senza il minimo indugio, l’errore scomparirà rapidamente, ma se si cercherà di occultarlo, apparirà più disdicevole e arrecherà maggior dolore. Se una persona si lascia sfuggire parole improprie, ma spiega subito ciò che pensa, senza lasciare dubbi, esse non avranno effetto ed egli non si sentirà in colpa. Comunque, se dopo il chiarimento qualcuno lo biasima ancora, costui dovrebbe essere pronto a ribattere così:- Ho spiegato il motivo del mio discorso sconsiderato. Non posso fare nient’altro, se non vuoi sentire ragione. Poiché ho detto queste cose senza volerlo, dovresti far conto di non averle sentite. Tutti possono sbagliare-. Non si dovrebbe mai dire male degli altri né rilevare segreti. Inoltre, si dovrebbe parlare tenendo sempre presente i sentimenti del proprio interlocutore.

(I, 90)



*_C’è un detto:- Se desideri sondare il cuore di un amico, ammalati-.

Chi si comporta da amico quando va tutto bene, ma poi volta le spalle come un estraneo in caso di malattia o di sventura è solo un vigliacco.

Quando un amico deve affrontare una disgrazia è molto importante restargli accanto, fargli visita e soccorrerlo.

Per tutto il tempo della sua vita il samurai non deve mai permettersi di allontanarsi da coloro verso i quali è spiritualmente debitore.

Ecco dunque un mezzo per misurare sentimenti reali di un uomo. Molto spesso ci rivolgiamo agli altri per chiamarli in aiuto e li dimentichiamo quando la crisi è passata.

(I, 94)



_Un giorno fu richiesto a Morooka Hikoemon di confermare la verità di alcune sue affermazioni con un giuramento.

Ma egli rispose:- La parola del samurai è più salda del metallo. Dal momento che io sono permeato da questo principio, cosa possono aggiungere a ciò gli dei e Buddha?-. Il giuramento fu annullato. Questo accade quando aveva ventisei anni.

(I, 98)



*_Quando accade un evento straordinario, è ridicolo sostenere che sia un mistero e un presagio. Eclissi di sole o di luna, comete, nuvole che sventolano come bandiere, neve a maggio, lampi a dicembre sono fenomeni che accadono ogni cinquanta o cento anni. Si verificano a causa del movimento di yin e yang. Anche il fatto che il sole sorga a est e tramonti a ovest potrebbe essere un mistero, se non si ripetesse ogni giorno. Inoltre, la ragione per cui una disgrazia accade quando si verificano fenomeni strani è dovuta al fatto che la gente vede un prodigio, come le nuvole svolazzanti, e si aspetta che avvenga qualcosa. Gli uomini creano nella loro mente questa correlazione.

I misteri sono sempre un’illusione creata dalle parole.

(I, 105)



*_L’uomo calcolatore è un codardo. Affermo questo perché i calcoli concernano sempre il guadagno e la perdita, e l’opportunista si preoccupa sempre di ciò.

Morire è una perdita, vivere è un guadagno ed è così che spesso si decide di non morire, ma questo è un atto di viltà. Allo stesso modo, chi ha ricevuto una buona educazione può mascherare, con la sua intelligenza e la sua eloquenza, la codardia o la cupidigia che costituiscono la sua vera natura. Molte persone non se ne rendono conto.

(I, 112)



*_Il daimio Naoshige era solito dire:- La Via del samurai è la passione della morte. Neppure dieci uomini insieme sono capaci di far vacillare un uomo animato da una convinzione simile-. Non possono compiere grandi gesta quando si è in una disposizione di spirito normale.

E’ necessario diventare fanatici e sviluppare la passione per la morte. Se si esita o si pensa eccessivamente, si rischia di perdere l’occasione per realizzare l’impresa.

Nella Via del samurai la lealtà e la pietà filiale sono superflue; ciò che serve è la passione per la morte: tutto il resto seguirà naturalmente.

(I, 114)



_Shida Kichinosuke disse:- Se non ti rimane nulla da perdere e puoi scegliere tra la vita e la morte è meglio vivere-. Ma questo è un paradosso, perché egli afferma anche:- Quando puoi scegliere tra andare o restare, è meglio restare-. Un corollario a ciò potrebbe essere:- Quando puoi scegliere tra mangiare o non mangiare, è meglio astenersi dal cibo. Quando puoi scegliere tra morire o non morire, è meglio morire-.

(I, 115)



_Sentendo parlare delle grandi imprese di un maestro, è segno di meschinità d’animo pensare che non li potrà mai eguagliare. Ci si deve, al contrario, sforzare di pensare:- Il maestro è un uomo proprio come me, perché dunque gli sarei inferiore?-.

Non appena il samurai si decide a raccoglire questa sfida contro se stesso, si è già incamminato sulla Via. Il maestro Ittei disse:- Un uomo ritenuto saggio acquisisce questa reputazione solo perché ha iniziato ad approfondire le sue conoscenze dalla più giovane età. Non si ottengono risultati rapidi con un apprendistato tardivo, per quanto difficile sia-.

Non appena un uomo prende la decisione di giungere, può già sperare di fare l’esperienza dell’illuminazione.

(I, 117)



_Un antico proverbio recita:-Una decisione va presa nello spazio di sette respiri-.

Il daimio Takanobu un giorno fece questa osservazione:-Se un uomo esita troppo a lungo a prendere un decisione, s’addormenta-.

Il daimio Naoshige ribattè:-Se ci si lancia senza vigore, sette azioni intraprese su dieci non hanno seguito; il samurai agisce con rapidità-.

E’ estremamente difficile prendere decisioni in stato di agitazione. In compenso, se si trascurano le conseguenze minori e si affrontano e si affrontano i problemi con spirito fermo, fresco e affilato come un rasoio, si trova sempre la soluzione nello spazio di sette respiri.

Bisogna essere determinati a avere il coraggio di gettarsi nell’impresa.

(I, 122)



_Le cattive relazioni tra chi non detiene più il potere e chi lo esercita, tra padre e figlio, tra fratelli, nascono motivi egoistici. Lo prova il fatto che non ci sono relazioni cattive tra il daimio e colui che lo serve.

(I, 126)



_Un detto che risale al tempo del daimio Katsushige insegna:-Metti il piede in fallo e cadi sette volte, otto rialzati e risorgi-.

Il samurai dovrebbe avere sempre la libertà di mettere alla prova la propria forza spirituale.

(I, 128)



_Quando ero giovane, tenevo un -diario dei rimpianti- in cui annotavo i miei errori. E non passava mai un solo giorno senza che lo dovessi aprire venti o trenta volte. Non appena capii che sarebbe stato sempre così, decisi di abbandonarlo.

Ancora oggi, quando medito prima di addormentarmi sulla giornata trascorsa, non c’è giorno in cui non abbia commesso qualche sbaglio.

E’ quasi impossibile vivere senza commettere errori, ma le persone saccenti non sono pronte ad ammetterlo.

(I, 173)



_Il maestro Ittei diceva ancora:-Per fare il bene, in poche parole, occorre sopportare la sofferenza-.

Non accettare la sofferenza è male. E’ un principio che non conosce ecezioni.

(I, 184)



_Secondo gli Antichi, il samurai deve spiccare per la sua caparbietà. Ciò che è fatto con moderazione può essere giudicato insufficiente. E’ necessario -esagerare- per agire rettamente. Non bisogna dimenticare questo principio.

(I, 189)



_Il daimio Naoshige diceva:-Il bene e il male degli antenati possono essere rivelati dalla condotta dei loro discendenti-. Un erede dovrebbe agire in modo da palesare ciò che c’era di buono, e non di cattivo, nei suoi avi. In ciò consiste la pietà filiale.

(I, 197)



_I sogni mostrano la verità. Quando, di tanto in tanto, sogno di morire in battaglia o di fare seppuku, se mi armo di coraggio la mia disposizione d’animo cambia gradualmente.

La notte del 27 maggio ho fatto un sogno simile.

(II, 6)



_Una persona irreprensibile è quella che si tiene lontana dal tumulto degli eventi. E’ necessario avere un carattere forte per riuscisci.

(II, 11)



*_Il nostro corpo riceve la vita dal profondo del nulla. Esistere dove non c’è nulla è il significato della frase:-La forma è il vuoto-. Il fatto che tutte le cose traggano sostentamento dal nulla è il senso del motto:-Il vuoto è la forma-. Sarebbe errato pensare che si tratti di due concetti distinti.

(II, 31)



*_L’amore più profondo è l’amore nascosto. La poesia dice:-Alla mia morte dal fumo conoscerai il mio amore, mai espresso e tenuto celato nel mio cuore-. Chi esprime il suo amore prima di morire, non ama profondamente. Solo l’amore che rimane celato fino alla morte è infinitamente nobile. Sono convinto che sia sublime amare fino alla morte. Quando parlai di questo, alcuni erano del mio parere e costoro furono chiamati -Amici del fumo-.

Su questo si basa ogni altra conoscenza e la stessa cosa vale nella relazione tra il daimio e colui che lo serve. Per essere puro di fronte alle persone, un uomo non fa nulla di riprovevole quando è solo nel buio e non pensa alle bassezze. Se si dà da fare per mostrare il suo valore, appariranno i difetti.

(II, 33)



_Mentre riflettevo, strada facendo, mi fu evidente che gli essere umani sono delle marionette ben articolate, straordinarie e intelligenti.

Sebbene non siano appese ai fili, possono saltare, camminare, parlare. Come sono concepiti ingegnosamente!

Ma da qui alla prossima festa di Bon, possono morire e venire a renderci visita sotto forma di spiriti. Come è impermanente l’esistenza! Gli uomini sembrano dimenticarlo sempre.

(II, 44)



_E’ bene che il samurai, anche quando è sul punto di essere decapitato, riesca a compiere l’ultima azione senza incertezze. Prova di ciò sono gli ultimi momenti di Nitta Yoshisada: se il suo spirito fosse stato debole, sarebbe caduto subito a terra nel momento in cui gli fu tagliata la testa. Un esempio recente è quello di Ono Doken.

Se il samurai saprà tramutarsi in un fantasma vendicatore e mostrare grande determinazione, benché privato della testa non morirà.

(II, 52)



*_Sia che siamo di stirpe nobile o di umili origini, ricchi o poveri, vecchi o giovani, illuminati o non illuminati, siamo tutti destinati a morire. Sappiamo che ciò è ineluttabile, ma ci illudiamo raccontandoci che gli altri moriranno prima di noi, che saremo gli ultimi. La morte sembra sempre lontana.

Non è un modo di pensare ingannevole e futile? Non è un’illusione, un sogno? Questo ci rende negligenti e non dovremmo crederci. Dovremmo essere coraggiosi e prepararci, perché presto o tardi la morte verrà a bussare alla nostra porta.

(II, 55)



_Il monaco Tannen era solito appendere campane eoliche, ma sosteneva:-Non lo faccio perché amo il loro suono. Le uso per conoscere le condizioni del vento in caso di incendio, dato che questa è l’unica preoccupazione per chi si cura di un grande tempio-. Quando il vento soffiava, lui stesso andava in giro di notte. Per tutta la sua vita il fuoco nel suo braciere non si spense mai. Era solito tenere una lanterna di carta e un acciarino vicino al cuscino. Diceva:-Durante un’emergenza, la gente si agita, e nessuno accende una luce con celerità-.

(II, 73)



_Il coraggio e la vigliaccheria non sono argomenti da discutere in tempo di pace. Sono di natura diversa.

(II, 75)



_Una notte feci un sogno che cambiava gradualmente a mano a mano che mostravano la mia forza di volontà. I sogni rivelano la condizione dell’animo di una persona. E’ bene seguirli e sforzarsi di comprenderli.

(II, 86)



_La vergogna e il pentimento sono come un boccale d’acqua capovolto. Un mio amico provò compassione dopo aver ascoltato la confessione di colui che gli aveva rubato l’ornamento della spada.

Se si vuole rimediare ai propri errori, le loro tracce si cancellano rapidamente.

(II, 87)



_Spesso capita che un uomo con grandi facoltà di giudizio, rendendosi conto del suo valore, diventi sempre più arrogante.

E’ difficile conoscere realmente le proprie qualità, ma lo è ancora di più ammettere le proprie debolezze.

Questa riflessione è del maestro zen Kaion.

(II, 88)



*_E’ bene considerare il mondo alla stregua di un sogno. Quando abbiamo un incubo, ci svegliamo e diciamo a noi stessi di aver solo sognato.

Si dice che il mondo nel quale viviamo non sia affatto diverso.

(II, 105)



*_Le persone intelligenti usando tale loro dote per imporre a piacimento il proprio pensiero, a torto o a ragione, e cercano di far approvare qualunque cosa vogliano con i loro ragionamenti arguti. Questo è un insulto all’intelligenza.

Niente di ciò che è compiuto avrà valore, se manca di verità.

(II, 106)



_Sentirsi profondamente diversi dagli altri, odiarli e litigare con loro implica che il cuore manca di compassione. Se una persona agisce sempre con compassione, non sorgeranno conflitti.

Appena una persona possiede un po’ di conoscenza si dà arie da sapiente: è una questione di inesperienza.

Quando qualcuno sa veramente, non lo fa notare: un individuo simile è ben educato.

(II, 108)



_Il maestro Nakano Kazuma disse:- Il vero cuore della cerimonia del tè è la purificazione dei sensi: la vista, con la contemplazione della composizione di fiori e i pannelli con i dipinti dei paesaggi; l’odorato, con il profumo dell’incenso; l’udito, con il suono dell’acqua che bolle; il gusto, con il sapore del tè, il tatto, con la postura corretta. Quando purifichi i cinque sensi anche il cuore diventa puro. Quindi la funzione della cerimonia del tè è quella di purificare il cuore. Cerco di mantenere costantemente questo stato dell’essere e di non dimenticare mai il cuore della cerimonia del tè, non per mero diletto. Anche gli utensili necessari devono essere adeguati al proprio stato sociale.

(II, 118)



*_Un samurai disse:-Esistono due tipi di orgoglio: quello interiore e quello esteriore. Il samurai che non li possiede entrambi non vale niente-. L’orgoglio può essere paragonato a una spada, la cui lama deve essere affilata e riposta nel fodero.

Di tanto in tanto viene sguainata, brandita, poi pulita per essere rinfoderata. Se la spada del samurai è sempre sguainata e levata minacciosamente, tutti ne avranno paura ed egli avrà difficoltà a farsi degli amici. Se, al contrario, la spada non viene mai tolta dal fodero, la lama perderà l’affilatura e si coprirà di ruggine, e nessuno temerà più chi la porta.

(II, 120)



*_Quando il daimio Naoshige passò per un luogo chiamato Chiriku, gli fu detto:- In quel posto vive un uomo che ha più di ottant’anni. Egli è talmente fortunato che dovreste fermarvi per salutarlo-.

Naoshige ascoltò e rispose:-Chi può essere più fortunato di lui? Quanti figli e nipoti ha già visto perire? Dov’è la sua fortuna?-.

E non si fermò per andare a salutare il vecchio.

(III, 22)



_Tutte le sere, il daimio Nabeshima Katsushige era solito bere sakè e fare conversazione fino a quando i fumi del liquore erano scomparsi, poi andava a dormire. Prima di coricarsi, si sistemava la cintura, sguainava la spada dal fodero, contemplava la lama e poi rinfoderava l’arma, quindi si addormentava. Non smise di compiere questo gesto fino alla morte.

(IV, 18)



_Il daimio Katsushige era solito affermare che esistono quattro tipi di samurai: i -veloci poi lenti-, i -lenti poi veloci-, i -sempre veloci- e i -sempre lenti-.

I -sempre veloci- sono samurai che, quando vengono impartiti loro degli ordini, li eseguono con prontezza risolvendo al meglio la situazione. Fukuchi Kizaemon e uomini come lui appartengono a questo tipo.

I -lenti poi veloci- sono samurai che, pur faticando a comprendere gli ordini, si impegnano subito riuscendo a portare a termine la missione. Ritengo che Nakano Kazuma e persone come lui siano tra loro.

I - veloci poi lenti- sono samurai che, quando ricevono istruzioni, sembrano comprenderle subito, ma poi temporeggiano e indugiano nell’esecuzione. Questa categoria è numerosa.

Tutti i restanti appartengono al tipo -sempre lenti-.

(IV, 50)



*_Un giorno Hyogo Naritomi disse:-Sconfiggere i propri alleati è la vera vittoria. Trionfare sul proprio alleato significa vincere se stessi; è l’affermazione dello spirito sul corpo-.

Il samurai deve coltivare quotidianamente il suo spirito ed esercitare il corpo, di modo che nessuno – fra mille alleati – possa toccarlo. Di certo, senza questa preparazione, non sarà mai capace di vincere un nemico.

(VII, 1)



_Al momento dell’attacco al castello di Shimabara, Tazaki Geki indossava un’armatura fulgida. Al daimio Katsushige ciò non piacque e, dopo questo episodio, ogni volta che vedeva qualcosa di vistoso esclamava:- E’ proprio come l’armatura di Geki-.

Alla luce di questa storia, si può dire che un’armatura e un equipaggiamento appariscenti possono essere interpretati come segno di debolezza. Da loro si può indovinare l’animo di chi li indossa.

(VII, 5)



_Durante il regno del daimio Mitsushige, Oishi Kosuke, un soldato di fanteria, lo serviva. Quando il daimio Mitsushige si recava a Edo per il cambio di residenza stagionale, Kosuke faceva la ronda attorno alla sua tenda e, se riteneva insicura una certa zona, stendeva una stuoia e passava la notte vegliando. Quando pioveva, indossava semplicemente un copricapo di bambù e un impermeabile di carta oleata, e stava in piedi, vigile, sotto l’acqua a dirotto. Si dice che fino alla fine non abbia mai trascorso mai una sola notte trascurando i suoi doveri.

(VII, 7)



_Durante il regno di Katsushige, coloro che lo servivano erano scelti sin da giovani, a prescindere dal loro rango d’appartenenza. Una volta, quando Shiba Kizaemon prestava servizio, il daimio, dopo essersi tagliato le unghie, ordinò:- Buttale via-. Kizaemon le prese in mano, ma non si alzò, e il daimio chiese:- Che cosa c’è che non va?-. Egli rispose: - Ne manca una-. Il daimio disse:- Eccola- e gli consegnò quella che aveva nascosto.

(VII, 21)



_Si racconta che al termine di ogni riunione del suo clan, Oki Hyobu dicesse sempre:- I giovani devono sforzarsi di accrescere la loro determinazione e il loro coraggio. Ciò è possibile solo se il coraggio è radicato nel cuore. Quando la spada è spezzata, bisogna attaccare con le mani. Quando le mani sono amputate, è necessario servirsi delle spalle. Quando le spalle sono ferite, bisogna mordere il collo di dieci e persino quindici avversari.

Ecco cos’è il coraggio-.

(VII, 40)



_Shida Kichinosuke diceva:- Correre fino a restare senza fiato è gravoso, ma stare in piedi dopo aver corso è una sensazione incredibile bella. Ancora più piacevole è sedersi, coricarsi è persino meglio, ma il benessere massimo si ottiene dormendo profondamente. Tutta la vita di un uomo dovrebbe essere così: impegnarsi al massimo da giovani e poi dormire quando si è vecchi o prossimi a morire. Ma riposare all’inizio e poi darsi da fare… Affannarsi alla fine e terminare la vita faticando è disdicevole-. Shimomura Rokurouemon raccontò questa storia.

Il pensiero di Kichinosuke si riassume nel detto:- La vita di un uomo dovrebbe essere il più possibile faticosa-.

(VII, 48)



_Nakano Jinuemon era solito dire:- Un uomo che serve il suo daimio solo se trattato con bontà non è un samurai. Colui che lo serve quando è duro e irragionevole è un samurai. Vi dovete imprimere nella mente questo principio-.

(IX, 24)



_All’età di ottant’anni, Yamamoto Jinuemon si ammalò così gravemente da essere sul punto di lasciarsi sfuggire un gemito. Qualcuno gli disse:- Lamentatevi, se ciò vi può dare sollievo-. Ma egli rispose:- Il mio nome è conosciuto da tutti. Ho sempre mantenuto un atteggiamento degno, per tutta la vita. Mi è impossibile gemere nell’istante fatale-.

Si dice che non abbia emesso neanche un lamento fino alla morte.

(IX, 26)



*_Si dice che Okubo Doko abbia affermato:- Tutti dicono che non ci saranno più maestri quando il mondo sarà prossimo alla fine. Questa è un’affermazione che non posso vantarmi di capire. Le peonie, le azalee e le camelie continueranno a produrre fiori magnifici. Se gli uomini riflettessero su questo fatto, capirebbero e, se osserverebbero i personaggi illustri dei nostri tempi, potrebbero sostenere che esistono maestri delle varie arti. Ma la gente è convinta che il mondo sia giunto alla fine, e perciò nessuno si impegna più. Ciò è vergognoso e non accade a causa dei tempi-.

(IX, 36)



_Prima di partire per una missione importante, è necessario mettersi un po’ di saliva sui lobi delle orecchie, respirare profondamente, gettar via un oggetto o romperlo fra le mani. E’ un’arte segreta.

Allo stesso modo, se il sangue sale alla testa, mettersi la saliva sui lobi delle orecchie serve per sentirsi immediatamente meglio.

(X, 3)



_Un uomo sosteneva:- Io conosco la forma della ragione e dell’errore-. Quando qualcuno gli chiedeva chiarimenti al riguardo, egli rispondeva:- La ragione ha quattro angoli e non si muove neppure in una situazione estrema. L’errore è rotondo e , non distinguendo tra bene e male, tra giusto e sbagliato, si lascia rotolare ovunque da una parte all’altra-.

(X, 5)



*_Una certa persona domandava:- Nel mausoleo del Santo c’è una poesia che recita:

“Se nel proprio cuore

un uomo segue la Via della Verità

anche se non prega

gli dei lo proteggeranno”.

Qual è la Via della Verità?-.

Un uomo replicò:-Sembra che ti piaccia la poesia, perciò ti risponderò in versi:

“Poiché tutto nel mondo è solo inganno

La morte è la sola verità”.

Si dice che vivere la vita quotidiana come se si fosse già morti è la Via della verità-.

(X, 58)



_Come diceva uno degli anziani, chi colpisce il nemico sul campo di battaglia è simile al falco che piomba su un uccello. Sebbene nello stormo se ne contino mille, il falco non presta attenzione ad alcuna preda se non a quella che ha puntato per prima.

L’espressione Kezuke no kubi indica la testa colpita dopo aver dichiarato:-Colpirò proprio il guerriero che indossa quella armatura-.

(X, 92)



_Un samurai chiese;-Quando sono di fronte al nemico, ho sempre l’impressione di addentrarmi nelle tenebre e, per questo, sono stato ferito… mentre voi avete combattuto tanti uomini validi e non siete stato colpito. Com’è possibile?-. Gli fu risposto:-Quando affronto il nemico è come s penetrassi le tenebre. Ma se tranquillizzo subito il mio spirito, tutto diventa come una notte illuminata da una pallida luna. Se attacco in quel momento, so che non verrò colpito-. Questo è ciò che accade ne momento della verità.

(X, 93)



_Dieci cechi camminavano in montagna, quando si trovarono di fronte a un precipizio: a tutti tremarono le gambe per la paura indicibile. Il primo della fila inciampò e precipitò nel burrone. Gli altri dissero:-Accidenti, poveraccio-, e piangendo rimasero paralizzati, senza riuscire a fare un passo avanti. In quel momento, l’uomo caduto gridò dal fondo del precipizio:-Non preoccupatevi. Sebbene sia caduto, non mi sono ferito e adesso sono tranquillo. Prima di cadere avevo mola paura, ma adesso sono veramente tranquillo. Anche voi, se volete essere senza preoccupazioni, buttatevi giù-.

(X, 127)



_Le campane eoliche sono usate in guerra per conoscere la direzione del vento. Per gli assalti notturni, il fuoco può essere posto sopravvento, mentre l’attacco può essere sferrato dalla direzione opposta. Anche gli alleati dovrebbero prestare attenzione a ciò. Si dovrebbero appendere sempre le campane eoliche per sapere da che parte soffia il vento.

(XI, 15)



_Questi sono gli insegnamenti di Yamamoto Jinuemon, padre di Tsunetomo:

La determinazione è tutto.

Tieni ben legato un pollo arrostito.

Continua a spronare un cavallo a galoppo.

Chi ti critica apertamente non agisce con malizia.

Ciò che facciamo in vita riecheggia nell’eternità.

Il denaro è qualcosa che si trova quando lo si cerca. Un uomo buono non ritrova così facilmente.

Cammina con una persona integerrima per un chilometro e ti racconterà almeno sette bugie.

E’ un atto di cortesia domandare quando si conosce già la risposta. Chiedere quando non si sa è un dovere.

Se si guarda bene in una direzione si vedono anche tutte le altre.

Avvolgi le tue intenzioni in aghi di pino.

Non si dovrebbe spalancare la bocca o sbadigliare di fronte ad altri. E’ bene farlo dietro il ventaglio o la manica.

Il cappello di bambù e l’elmetto vanno portati ben calcati sulla fronte.

(XI, 42)



_Un principio dell’arte della guerra insegna che un samurai dovrebbe semplicemente rischiare la vita e colpire. Se l’avversario si comporta allo stesso modo è un incontro alla pari. Sconfiggere il nemico è una questione di fede e di destino.

Il samurai non dovrebbe mostrare dove dorme ad altre persone. Le ore di sonno profondo e il risveglio sono molto importanti. Bisogna porvi attenzione. Queste massime sono di Nagahama Inosuke.

(XI, 46)



_Per calmarsi, il metodo segreto consiste nell’inghiottire la saliva. Lo stesso vale quando si va in collera. Mettersi un po’ di saliva sulla fronte è altrettanto efficace. Deglutire è la tecnica segreta della scuola di tiro con l’arco di Yoshida.

(XI, 53)



_La vita del samurai va cercata nella morte. Si mediti quotidianamente sulla sua ineluttabilità.

Ogni giorno, quando nulla turba la nostra mente e il nostro corpo, dobbiamo immaginare con tranquillità la nostra fine: trafitti da frecce, proiettili e lance, toccati dalla spada, inghiottiti da onde impetuose, divorati delle fiamme in un incendio immenso, folgorati dal fulmine, travolti dal terremoto, precipitati in un abisso senza fine, vittime della malattia o di una morte improvvisa. Dobbiamo iniziare la giornata pensando alla morte.

Come diceva un anziano:-Quando lasci la tua casa, entri nel regno dei morti; quando varchi il tuo cancello, vai incontro al tuo nemico-. Questa massima non raccomanda la prudenza, ma la ferma risoluzione a morire.

(XI, 134)



_Se una persona giunge alla gloria troppo in fretta, avrà tanti nemici e non concluderà nulla. Se la raggiunge gradualmente, avrà molti alleati e sarà felice.

Con l’andar del tempo, che egli sia stato rapido o lento, dal momento in cui acquisisce la comprensione altrui, niente lo minaccia più. Si dice che l’opportunità offerta dagli altri sia la più sicura.

(XI, 141)
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2017-02-02 11:30:02 UTC
Ho imparato ad addestrare il mio cane da solo con questo programma online http://CorsoAddestramentoCani.latis.info/?liq3

Portare a casa un nuovo cucciolo è un momento emozionante per entrambi, ma richiede un grande impegno; il tuo nuovo cucciolo deve imparare a comportarsi in maniera adeguata.
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2007-11-21 06:44:45 UTC
L'anima è piena di stelle cadenti.

Victor Hugo
Tadao
2007-11-20 11:28:47 UTC
Quanto più ci innalziamo, tanto più piccoli sembriamo a quelli che nn possono volare. NIETZSCHE


Questo contenuto è stato originariamente pubblicato su Y! Answers, un sito di domande e risposte chiuso nel 2021.
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